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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    Distribuzione potenziale invernale del cervo - Piano Faunistico Provinciale 2010

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    Distribuzione potenziale della pernice bianca - Piano Faunistico Provinciale 2010

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    Lo strato informativo Intervento di ingegneria naturalistica localizza sul territorio ciascuna opera di questa tipologia censita dal Servizio Bacini montani della Provincia Autonoma di Trento. Sono riportati, inoltre, dati relativi alle caratteristiche geometriche dell'opera e del contesto geomorfologico nel quale è inserita.Gli Interventi di ingegneria naturalistica fanno parte del catasto delle opere idrauliche, gestito attraverso il Sistema Informativo del servizio Bacini Montani (SIBaM). Il catasto censisce le infrastrutture costruite per mitigare la pericolosità alluvionale (opere di sistemazione idraulico - forestale) e le infrastrutture costruite in interferenza con i corsi d'acqua per determinate esigenze di uso del suolo (es. ponti, attraversamenti, ...).

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    Aree estrattive di seconda categoria, tematismo costituente il Piano Urbanistico Provinciale PUP istituito con Legge provinciale n°8 del 27 maggio 2008 entrata in vigore il 26 giugno 2008 - Dato suscettibile di aggiornamenti rispetto alla Adozione finale del PUP (vedi genealogia).

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    Sedi comunali della PAT, tematismo costituente il Piano Urbanistico Provinciale PUP istituito con Legge provinciale n°8 del 27 maggio 2008 entrata in vigore il 26 giugno 2008 - Dato suscettibile di aggiornamenti rispetto alla Adozione finale del PUP (vedi genealogia).

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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    Lo strato informativo Opera di consolidamento localizza sul territorio ciascuna opera di questa tipologia censita dal Servizio Bacini montani della Provincia Autonoma di Trento. Sono riportati, inoltre, dati relativi alle caratteristiche geometriche dell'opera e del contesto geomorfologico nel quale è inserita.Le opere di consolidamento fanno parte del catasto delle opere idrauliche, gestito attraverso il Sistema Informativo del servizio Bacini Montani (SIBaM). Il catasto censisce le infrastrutture costruite per mitigare la pericolosità alluvionale (opere di sistemazione idraulico - forestale) e le infrastrutture costruite in interferenza con i corsi d'acqua per determinate esigenze di uso del suolo (es. ponti, attraversamenti, ...).