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    Aree percorse da incendi nel periodo 1984 ad oggi. Le aree sono state comunicate dalle strutture periferiche forestali e sono state definite sulla base cartografica in scala 1:10.000. Il rilievo non ha valore ai fini dell'individuazione della proprietà.

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    Il livello Pericolosità fluviale residua, approvato con delibera G.P. del 29 settembre 2023, n. 1737, classifica il territorio in classi di pericolosità relativamente ai fenomeni fluviali residui, in ottemperanza dell’art. 10 comma 1, lettera a) della Legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9. sulla base dei criteri e la metodologia approvati con delibera G.P. del 4 settembre 2020, n. 1306. La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (HR2 - residua bassa, HR3 - residua media, HR4 - residua alta, HP - potenziale, H1 - trascurabile, H2 - bassa, H3 - media, H4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore. La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (HR2 - residua bassa, HR3 - residua media, HR4 - residua alta). La base cartografica di contestualizzazione della Carta della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore.

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    Il tematismo, a tipologia poligonale, rappresenta la localizzazione delle aree all'interno delle quali può essere svolta attività estrattiva di cava. La legge che disciplina questo settore è la L.P. 24 ottobre 2006, n.7.

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    Lo strato Penalità fluviale classifica il territorio in classi di penalità relativamente ai fenomeni fluviali, ed è uno dei tematismi che costituiscono la Carta di Sintesi della Pericolosità. La classificazione della penalità è codificata nel campo CSP (P1 - trascurabili o assente, APP - aree da approfondire, P2 - bassa, P3 - media, P4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta di Sintesi della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore.La Carta di Sintesi della Pericolosità è uno degli elementi costituenti il Piano Urbanistico Provinciale PUP (art. 21, comma 4, lettera d) della legge provinciale 4 agosto 2015, n. 15 e art. 3, comma 1 della legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5) ed ha il compito di individuare le aree caratterizzate da diversi gradi di penalità ai fini dell'uso del suolo, in ragione della presenza dei pericoli idrogeologici, valanghivi, sismici e d'incendio boschivo, descritti nelle Carte della Pericolosità (art. 10 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 e art. 14 dalle legge provinciale 27 maggio 2008, n.5). La Giunta Provinciale con la deliberazione del 29 settembre 2023, n. 1748 ha approvato la Carta di sintesi della pericolosità, comprensiva del primo aggiornamento dello stralcio relativo al territorio del Comune di Trento, del Comune di Caldonazzo e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme nonché al territorio dei comuni compresi nella Comunità Rotaliana-Königsberg, e le modifiche apportate al documento di "Indicazioni e precisazioni per l'applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate medie o basse e le aree con altri tipi di penalità".

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    Lo strato individua gli ambiti fluviali di interesse idraulico del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche introdotti dalla Parte VI.1 e disciplinati dall'art. 32 delle Norme di attuazione dello stesso. Gli ambiti fluviali di interesse idraulico rappresentano le aree nelle quali assume un ruolo preminente la possibilità di espansione dei corsi d'acqua e quindi di invaso delle piene. La perimetrazione è stata condotta nel rispetto dei principi generali fissati dal PGUAP secondo i criteri definiti nel paragrafo 3.1 delle "Disposizioni tecniche per la redazione della Carta di Sintesi della Pericolosità" aggiornate, nell'ultima versione, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1078 del 18 luglio 2019.

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    Lo strato Penalità lacuale classifica il territorio in classi di penalità relativamente ai fenomeni torrentizi, ed è uno dei tematismi che costituiscono la Carta di Sintesi della Pericolosità. La classificazione della penalità è codificata nel campo CSP (P1 - trascurabili o assente, APP - aree da approfondire, P2 - bassa, P3 - media, P4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta di Sintesi della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore.La Carta di Sintesi della Pericolosità è uno degli elementi costituenti il Piano Urbanistico Provinciale PUP (art. 21, comma 4, lettera d) della legge provinciale 4 agosto 2015, n. 15 e art. 3, comma 1 della legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5) ed ha il compito di individuare le aree caratterizzate da diversi gradi di penalità ai fini dell'uso del suolo, in ragione della presenza dei pericoli idrogeologici, valanghivi, sismici e d'incendio boschivo, descritti nelle Carte della Pericolosità (art. 10 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 e art. 14 dalle legge provinciale 27 maggio 2008, n.5). La Giunta Provinciale con la deliberazione del 29 settembre 2023, n.1748 ha approvato la Carta di sintesi della pericolosità, comprensiva del primo aggiornamento dello stralcio relativo al territorio del Comune di Trento, del Comune di Caldonazzo e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme nonché al territorio dei comuni compresi nella Comunità Rotaliana-Königsberg, e le modifiche apportate al documento di "Indicazioni e precisazioni per l'applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate medie o basse e le aree con altri tipi di penalità".

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    Il livello Pericolosità fluviale, approvato con delibera G.P. del 29 settembre 2023, n. 1737, classifica il territorio in classi di pericolosità relativamente ai fenomeni fluviali, in ottemperanza dell’art. 10 comma 1, lettera a) della Legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9. sulla base dei criteri e la metodologia approvati con delibera G.P. del 4 settembre 2020, n. 1306. La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (HR2 - residua bassa, HR3 - residua media, HR4 - residua alta, HP - potenziale, H1 - trascurabile, H2 - bassa, H3 - media, H4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore. La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (HR2 - residua bassa, HR3 - residua media, HR4 - residua alta, HP - potenziale, H1 - trascurabile, H2 - bassa, H3 - media, H4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore.

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    Modello dell'irraggiamento solare calcolato simulando l’esposizione alla luce solare calcolata partendo dal Modello Digitale della Superficie a copertura delle zone antropizzate del territorio provinciale.

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    Il livello Pericolosità torrentizia, approvato con delibera del 29 settembre 2023, n. 1737, classifica il territorio in classi di pericolosità relativamente ai fenomeni torrentizi, in ottemperanza dell’art. 10 comma 1, lettera a) della Legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9. sulla base dei criteri e la metodologia approvati con delibera G.P. del 4 settembre 2020, n. 1306.La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (HR2 - residua bassa, HR3 - residua media, HR4 - residua alta, HP - potenziale, H1 - trascurabile, H2 - bassa, H3 - media, H4 - elevata). La base cartografica di contestualizzazione della Carta della Pericolosità è la Carta Tecnica Provinciale in vigore.

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    Lo strato informativo rappresenta l'insieme delle acque superficiali, a carattere permanente o temporaneo, quali laghi e specchi d'acqua, fiumi, torrenti, rivi, rogge, canali e fosse, così come definito dall'art. 2, comma 1, lettera j-bis della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11.Il reticolo idrografico, opportunamente individuato e selezionato, costituisce parte della rete idrografica invariante del Piano Urbanistico Provinciale (prevista dall'articolo 8, comma 2, lettera c), dell'allegato B della legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5).Una parte del reticolo idrografico è costituito dai corsi d'acqua iscritti nell'elenco delle acque pubbliche o intavolati al demanio idrico provinciale sui quali si applica quanto previsto dal Capo I della legge provinciale dell'8 luglio 1976, n. 18 ai fini della polizia idraulica e della gestione del demanio idrico.