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    Nuovo strato informativo sulle aree fortemente antropizzate elaborato nel 2020, anno di riferimento 2019.

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    Lo strato informativo contiene le Aree produttive e commerciali del settore secondario di interesse provinciale, tema rappresentato sulla cartografia costituente la Variante PUP 2000 approvata con Legge provinciale n°7 del 7 agosto 2003.

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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    Centri storici - PUP variante 2000, tematismo costituente il Piano Urbanistico Provinciale PUP istituito con Legge provinciale n°8 del 27 maggio 2008 entrata in vigore il 26 giugno 2008 - Dato suscettibile di aggiornamenti rispetto alla Adozione finale del PUP (vedi genealogia).

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    Boschi della PAT, tematismo costituente il Piano Urbanistico Provinciale PUP istituito con Legge provinciale n°8 del 27 maggio 2008 entrata in vigore il 26 giugno 2008 - Dato suscettibile di aggiornamenti rispetto alla Adozione finale del PUP (vedi genealogia).

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    Boschi di protezione da caduta massi della provincia di Trento. Individua la protezione diretta (tipo=D), la potenziale (tipo=P) e la residuale (tipo=R)

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    Boschi a funzione o vocazione di protezione da valanghe con un tempo di ritorno pari a 30 anni

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    A seguito dell'entrata in vigore del Piano Urbanistico Provinciale (P.U.P.), approvato con la L.P. 27 maggio 2008, n. 5 e dell'applicazione dell'articolo 21 delle sue norme di attuazione, in relazione alla tutela delle risorse idriche destinate al consumo umano, è stata approntata la Carta delle Risorse Idriche. Con Delibera di G.P. n° 2248 del 5 settembre 2008 è stata pertanto approvata la Carta delle Risorse Idriche che individua le sorgenti, i pozzi e le acque superficiali utilizzate a scopo potabile con qualsiasi portata comprese le sorgenti di acque minerali attualmente in concessione nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, ancorché non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future. La Carta delle Risorse Idriche copre a scala 1:10.000 l'intero Trentino ed individua le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

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    La valutazione dell'impatto ambientale (VIA) individua, descrive e valuta gli effetti dei progetti sull'ambiente e considera i seguenti fattori e le loro interazioni: - l'uomo, la fauna, la flora; - il suolo, l'acqua, l'aria, il clima; - i beni materiali, il paesaggio e il patrimonio culturale. Lo sviluppo della procedura della VIA con i suoi contenuti tecnici, scientifici ed amministrativi ha varie motivazioni che si possono riassumere sinteticamente nelle seguenti azioni tendenti a: - proteggere la salute umana, di contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, di provvedere al mantenimento delle specie e di conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema, in quanto risorsa essenziale alla vita; - promuovere e facilitare informazione e consultazione di amministratori, associazioni, cittadini interessati alla realizzazione delle opere proposte ed alle loro ripercussioni ambientali; - partecipazione del pubblico alle procedure decisionali; - introdurre esplicitamente i fattori ambientali tra le componenti delle decisioni attraverso una stima degli effetti che richiedono di essere apprezzati e quantificati con prudenza ed attenzione; - accrescere le conoscenze sugli effetti diretti ed indiretti di qualsiasi rilevanza spaziale e temporale, semplici e cumulati, delle opere pubbliche e private; - unificare e semplificare le procedure autorizzative con lo scopo di accrescere l'efficacia organizzativa dell'amministrazione pubblica; - valutare preventivamente e ridurre l'impatto energetico e sul clima dei progetti; - promuovere l'uso di risorse rinnovabili ed ottimizzare il riciclaggio di risorse esauribili; - garantire l'uso plurimo di risorse a lungo termine. Tutte le fasi del procedimento di VIA sono pubbliche e vengono in ogni caso messe a disposizione tutte le informazioni riguardanti il progetto, lo studio di impatto ambientale, i pareri espressi dai diversi settori della Provincia e dalle altre amministrazioni coinvolte e le osservazioni avanzate dal pubblico e le relative controdeduzioni. Il giudizio finale di compatibilità ambientale è operato dalla Giunta provinciale sulla base del risultato della conferenza dei servizi in cui sono acquisiti tutti i provvedimenti, le valutazioni tecniche e i pareri necessari per l'assunzione della decisione finale sul progetto definitivo.

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    Pascoli della PAT, tematismo costituente il Piano Urbanistico Provinciale PUP istituito con Legge provinciale n°8 del 27 maggio 2008 entrata in vigore il 26 giugno 2008 - Dato suscettibile di aggiornamenti rispetto alla Adozione finale del PUP (vedi genealogia).