2024
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pubblicaAmministrazione
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Il tematismo, a tipologia poligonale, rappresenta la localizzazione delle aree all'interno delle quali può essere svolta attività estrattiva di cava. La legge che disciplina questo settore è la L.P. 24 ottobre 2006, n.7.
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definizione dello stato del bilancio idrico dei bacini afferenti (interbacini) ai corpi idrici provinciali
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perimetro del Consorzio di bonifica, ente di diritto pubblico, il quale opera sul territorio della Provincia Autonoma di Trento
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definizione dello stato del bilancio idrico dei bacini afferenti (interbacini) ai corpi idrici provinciali
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La Carta della Pericolosità Crolli 1° aggiornamento, approvata con delibera G.P. n.1737 del 29 settembre 2023, descrive e classifica le porzioni di territorio interessate da fenomeni di crollo roccioso, secondo i criteri e la metodologia approvati con la delibera G.P. n.1306 del 4 settembre 2020. La classificazione della pericolosità è codificata nel campo CAP (H1 – trascurabile, H2 - bassa, H3 - media, H4 - elevata).
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La Carta di Sintesi della Pericolosità rappresenta, in materia di pericolo, lo strumento del P.U.P. di riferimento per la pianificazione urbanistica. Realizzata ai sensi del Capo IV della l.p. 5/2008 e delle disposizioni tecniche approvate con delib. G.P. n. 1738 del 29 ottobre 2023, classifica il territorio sulla base dei contenuti delle Carte della Pericolosità (CaP) previste dalla l.p. 9/2011. La CSP individua le aree a diversa penalità classificando il territorio in: aree con penalità elevate (P4), aree con penalità medie (P3), aree con penalità basse (P2), aree con penalità trascurabile o assente (P1), aree con penalità residua da valanga (PRV) e aree da approfondire (APP). Riporta inoltre i perimetri degli ambiti fluviali di interesse idraulico (AFI) previsti dal PGUAP. La G.P. con le deliberazioni n. 1737 e 1748 del 29 ottobre 2023 ha approvato il primo aggiornamento delle CaP e della CSP, che sono in vigore su tutto il territorio provinciale dal 6 ottobre 2023.
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Il livello Penalità LitoGeomorfologica 1° aggiornamento deriva dalla trasposizione della pericolosità in penalità, relativamente alla propensione al dissesto del territorio. La classificazione della penalità è codificata nel campo CSP (P1 – trascurabili o assente, P2 - bassa, P3 - media, P4 - elevata). La Giunta Provinciale con la deliberazione n.1748 del 29 settembre 2023 ha approvato la Carta di Sintesi della Pericolosità relativa all’intera Provincia Autonoma di Trento.
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Catasto delle grotte naturali della Provincia autonoma di Trento. L'istituzione del catasto delle grotte e delle aree carsiche della Provincia di Trento è stata prevista dalla Legge provinciale n. 37 del 31/10/1983 (Protezione del patrimonio mineralogico, paleontologico, paletnologico, speleologico e carsico); l'articolo 14 della citata legge demanda alla Giunta provinciale l'emanazione delle norme attinenti all'impianto, al funzionamento, all'aggiornamento e all'accesso al catasto stesso. Il catasto delle grotte del Trentino è stato ufficialmente attivato in data 14 marzo 2008 tramite specifica delibera della Giunta Provinciale. Con determinazione del dirigente n. 13227 di data 4 dicembre 2024 sono state aggiunte ulteriori 365 grotte al Catasto Provinciale portandone il numero complessivo a 1301.
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Localizzazione degli alberi monumentali classificati ai sensi della legge nazionale 10 del 2013
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L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente gestisce l’anagrafe dei siti oggetto di procedimento di bonifica di cui all’art. 251 del d.lgs. 152/06, come previsto anche dall’art. 77 bis c. 10ter del TULP (D.P.G.P. 26 gennaio 19887 n. 1-41/Leg). All’interno dell’anagrafe sono state inserite anche altre tipologie di siti di cui è bene tenere traccia ai fini pianificatori e di utilizzazione del territorio. Per eventuali informazioni si prega di far riferimento all' Agenzia Provinciale per la Protezione Ambiente – Settore autorizzazioni e controlli - U.O. rifiuti e bonifica dei siti inquinati. I “SITI OGGETTO DI PROCEDIMENTO DI BONIFICA” sono suddivisi, in base alla normativa vigente, nelle seguenti classi: - Siti potenzialmente contaminati: comprendono tutte le situazioni di potenziale contaminazione notificate (ai sensi degli artt. 242, 244 o 245 del d.lgs. 152/06). La classificazione di sito potenzialmente contaminato rimane tale fino a quando non viene approvata un’analisi di rischio che ne determina la classificazione come “sito contaminato” o “sito non contaminato”, oppure fino al completamento degli interventi di bonifica qualora il sito sia gestito in procedura semplificata (ai sensi dell’art. 242bis o 249 del d.lgs. 152/06). - Siti contaminati: rappresentano i siti che sono risultati contaminati a valle di un’analisi di rischio sito specifica (contaminazione con concentrazioni superiori alle concentrazioni soglia di rischio) o che risultano inquinati ai sensi del DM 471/99 (iscritti in anagrafe anteriormente all’entrata in vigore del d.lgs. 152/06). - Siti bonificati: rappresentano i siti bonificati (in procedura ordinaria o semplificata) ed i siti con messa in sicurezza permanente e procedimento concluso. - Siti non contaminati: siti con superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC di cui all’allegato 5 alla parte IV del d.lgs. 152/06) ma non superamento delle concentrazioni soglia di rischio (CSR) calcolate con analisi di rischio sito specifica. In quest’ultimo caso possono essere previsti eventuali vincoli di utilizzo dell’area. IMPORTANTE: per avere conferma dell’esatta estensione dei siti oggetto di procedimento di bonifica e del relativo stato del procedimento di bonifica si deve fare riferimento al comune territorialmente competente o al Settore autorizzazioni e controlli di APPA.